La grande dimensione affrontata attraverso l'occasione di allestimenti (feste nazionali e provinciali de L'Unità) in uno spazio vuoto, vera e propria „tabula rasa“. Un modo per accostare il tema dello spazio pubblico e delle dinamiche che gli danno vita, in un ambito effimero, astratto, privo di stratificazione temporale, tale da permettere una verifica sperimentale di alcuni aspetti specifici dei dispositivi spaziali. L'invenzione ed il dimensionamento degli elementi urbani: la strada, la piazza, il verde, i grandi contenitori pubblici. Immaginare una città da zero, organizzando funzioni molteplici in strutture prefabbricate, è l'occasione per mettere da parte il discorso sulla forma e focalizzarsi sullo spazio collettivo, per poi arrivare agli elementi di dettaglio a partire dalle scelte urbanistiche. Ad una scala più piccola (fiera di Scandicci, Festivaldell'Ecologia, rassegna „Viva Villa“) ilconfronto è con contesti più strutturati dal punto di vista urbano o del verde. La chiave è comunque la misura dei gesti, il contrappunto con il movimento dei visitatori.
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